martedì 22 ottobre 2013

Vellutata di patate dolci con gocce di carota viola e filetti di gallinella in crosta di mandorle

" Di colore scuro e opaca, rotonda, gli aristocratici la presero subito in simpatia, ma soltanto per destinarla ai contadini. Essi trascorsero i duecento anni seguenti rimpinzando di questo tubero qualsiasi proletario sul quale riuscissero a posare le loro nobili mani. Ciò avvenne in particolar modo nei paesi cattolici, dove la testolina irregolare del tubero sembrava circondata da un alone di santità, probabilmente a causa del suo nome inca, papa. Tradotto alla lettere, il termine papa, patata, divenne il "frutto del papa" (pope-ato), e tutti ne tessevano le lodi, come i funzionari cattolici, che imploravano i capi morali della chiesa Romana affinché spingessero i contadini a "provare questo cibo delizioso". " (pag. 29 Nel giardino del diavolo S.L.Allen)




E quindi via libera alla patata che da sempre è servita a sfamare i più poveri. Tornando alla nostra patata dolce, beh a quanto pare è ricca di betacarotene potente antiossidante.

In questa ricetta osiamo, sapori dolci, freschi e come sempre un tocco di India dato che nella mia cucina il curry è sempre dietro l'angolo.




Ingredienti:

500 gr. di patate dolci
100 gr. di carote viola
due gallinelle di mare
latte di cocco
lime
curry di madras
cipolla
zenzero fresco
mandorle
olio evo
sale




Procedimento: 

All'opera! Pulire le patate dolci che di solito non sono sporche molto di più, tagliarle a tocchetti piccoli per facilitare la cottura.
Soffriggere la cipolla e adagiare le patate, aggiungere dell'acqua fino a coprirle e continuare la cottura. A metà cottura aggiungere il latte di cocco, lo zenzero tritato e il succo di lime. Quando le patate saranno diventate morbide, frullare il composto in modo che si formi la vellutata. Ho scelto di non salare, assaggiando la vellutata, il sapore era perfetto cosi. Magari questione di gusti. Vi consiglio di assaggiare come è sempre giusto fare prima di aggiungere del sale, anche perché ad equilibrare il sapore ci sarà la vellutata di carote.

Passiamo quindi alle carote, pulirle e tagliarle a rondelle. Le carote viola decisamente vi sporcheranno le mani vi avviso. Anche qui faremo soffriggere la cipolla per poi aggiungere le carote e l'acqua. A metà cottura aggiungere sale e curry di madras. A fine cottura frullare anche quella che poi diventerà una vellutata di carote, la consistenza dovrà essere leggermente più densa rispetto a quella della vellutata di patate.

Passiamo al pesce, sfilettare la gallinella e tagliare ogni filetto in quattro parti (con gli scarti potrete preparare un fumetto che in cucina torna sempre utile). Una volta sfilettato il pesce adagiarlo in una terrina nella quale avremo già messo un goccio d'olio.
Condire il pesce con sale, pepe un goccio d'olio cosicché le mandorle che avrete in precedenza ridotto a pezzettini aderiscano ai piccoli filetti.
Infornare a 180° nel forno preriscaldato per 15 minuti.

Ora unire tutti i componenti della ricetta ancora caldi, e gustare lasciandosi inebriare dai sapori.




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